Pal Cdl - Ente regionale accreditato ai servizi per il Lavoro,  la formazione e la Certificazione delle competenze alla Regione Lazio e Agenzia per il Lavoro

Programma GOL

Programma GOL 


PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR) Programma “Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori – GOL”

 


Il programma GOL “Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori” è un intervento nazionale finanziato dall’Unione Europea - Next Generation EU nell’ambito del PNRR che ha l’obiettivo di migliorare le opportunità di ricerca e accompagnamento al lavoro delle persone in cerca di una nuova occupazione attraverso interventi personalizzati assicurando una formazione adeguata.

Pal Cdl è un ente accreditato all'erogazione di corsi di formazione finanziati tramite il Programma GOL



Come iscriversi ai nostri corsi tramite il programma GOL:

  • Puoi recarti presso il tuo centro per l'impiego, fare richiesta di iscrizione al Programma Gol e scegliere uno dei nostri corsi dal Catalogo in base al percorso che ti viene assegnato.

Oppure

  • Puoi accedere alla piattaforma PLL con il tuo Spid e iscriverti in autonomia ad uno dei nostri corsi cercando il nostro Ente: "POLITICHE ATTIVE LAZIO CDL"

Oppure

  • Puoi contattarci compilando il modulo che trovi in fondo a questa pagina specificando a quale corso sei interessato, che tipo di utente sei, e se sei già iscritto al Programma Gol.


Contattaci Catalogo dei Corsi

A chi si rivolge il programma GOL?

Al Programma GOL si rivolge a coloro che affrontano problemi di disoccupazione, crisi lavorativa o svolgono lavori con redditi molto bassi:

  • Beneficiari di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro: a legislazione vigente si tratta di quei lavoratori per i quali cioè sia prevista una riduzione superiore al 50 per cento dell’orario di lavoro, calcolato in un periodo di dodici mesi;
  • Beneficiari di ammortizzatori sociali in assenza di rapporto di lavoro: disoccupati percettori di NASPI o DIS-COLL;
  • Beneficiari di sostegno al reddito di natura assistenziale: percettori di SFL;
  • Lavoratori fragili o vulnerabili: giovani di età inferiore ai 30 anni, che non studiano, non lavorano e non seguono un percorso di formazione (NEET), donne in condizioni di svantaggio, persone con disabilità, lavoratori maturi (55 anni e oltre);
  • Disoccupati senza sostegno al reddito: disoccupati da almeno sei mesi, altri lavoratori con minori opportunità occupazionali (giovani e donne, anche non in condizioni fragilità), lavoratori autonomi che cessano l’attività;
  • Lavoratori con redditi molto bassi (working poor): lavoratori il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo sia inferiore alla soglia dell’incapienza secondo la disciplina fiscale.


Gli obiettivi strategici del programma GOL:

  1. Aumentare il tasso di occupazione, facilitando le transizioni lavorative, attraverso interventi personalizzati e assicurando una formazione adeguata;
  2. Sostenere le persone e i loro specifici fabbisogni attraverso interventi di politiche attive del lavoro e formazione;
  3. Ridurre il divario di competenze, il cosiddetto mismatch;
  4. Aumentare la quantità e la qualità dei programmi di formazione dei disoccupati e dei giovani, anche attraverso un investimento sulla formazione continua degli occupati.



I percorsi del Programma GOL

Il programma GOL si articola in cinque percorsi:

1) Reinserimento lavorativo: per i soggetti più vicini al mercato del lavoro, servizi di orientamento e intermediazione per l’accompagnamento al lavoro;

2) Aggiornamento (upskilling): per lavoratori più lontani dal mercato, ma comunque con competenze spendibili, interventi formativi richiesti prevalentemente di breve durata e dal contenuto professionalizzante;

3) Riqualificazione (reskilling): per lavoratori lontani dal mercato e con competenze non adeguate ai fabbisogni richiesti, formazione professionalizzante più approfondita, generalmente caratterizzata da un innalzamento del livello di qualificazione/EQF rispetto al livello di istruzione;

4) Lavoro e inclusione: nei casi di bisogni complessi, cioè in presenza di ostacoli e barriere che vanno oltre la dimensione lavorativa, oltre ai servizi precedenti si prevede l’attivazione della rete dei servizi territoriali (a seconda dei casi, educativi, sociali, socio-sanitari, di conciliazione) come già avviene per il Reddito di cittadinanza;

5) Ricollocazione collettiva: valutazione delle chances occupazionali sulla base della specifica situazione aziendale di crisi, della professionalità dei lavoratori coinvolti e del contesto territoriale di riferimento per individuare soluzioni idonee all’insieme dei lavoratori stessi. Nuovo paragrafo

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